Allevamento

La situazione delle aziende zootecniche valtrumpline non è certamente delle migliori, anzi, rispetto alle realtà limitrofe è certamente deficitaria e arretrata. Le ragioni cui imputare tale deficit, vanno ricercate innanzitutto nella storia economico-produttiva della Valle, infatti, soprattutto nel dopoguerra, i settori minerario e successivamente industriale, hanno sottratto a piene mani forza lavoro all'agricoltura, fornendo redditi inimmaginabili agli imprenditori agricoli di allora che hanno quindi mantenuto l'attività agricola a puri livelli di sopravvivenza. Purtroppo, se da un lato tale processo è servito a fornire redditi dignitosi (pur con una vita dedicata essenzialmente al lavoro) agli agricoltori dell'alta valle, dall'altro, ha provocato una battuta d'arresto nella crescita imprenditoriale e degli investimenti nelle aziende.

 
Un'altra ragione molto importante deriva anche dalla conformazione morfologica della Valle Trompia; in Alta Valle non esistono praticamente i fondovalle, mentre nella Media e Bassa Valle le zone di pianura sono state completamente urbanizzate (a parte qualche area residuale a Nave, Concesio e Villa Carcina) e questa situazione ha portato ad un grave deficit foraggicolo che ha in pratica costretto le aziende più grosse ad autoridursi, oppure a costosi approvvigionamenti, al fenomeno del "nomadismo" ed infine alla sequela di piccole transumanze nelle varie stazioni altitudinali (a mangià l'fè).
 
L'unico dato positivo che deriva dal deficit foraggicolo di fondovalle è che le malghe in Valle Trompia vengono tuttora "caricate" con continuità (al contrario che in altre zone) anche se il modo di alpeggiare soprattutto nei malgari nomadi è stato più "di rapina" che improntato al corretto pascolamento ed alla manutenzione degli immobili e delle infrastrutture.
E' evidente che ai giorni nostri, il tipo di vita condotto dagli allevatori "tradizionali", risulta un pò "fuori dal tempo" rispetto alle esigenze delle nuove generazioni e delle famiglie; difatti se andiamo a leggere i dati anagrafici e lo stato civile di chi la conduce, vediamo che sono in maggioranza celibi ed anziani.
Ultima modifica: Mar, 15/11/2016 - 09:36