Rocce sedimentarie e metamorfiche

Rocce sedimentarie 
Si dà il nome di sedimentarie a quelle rocce che derivano dalla trasformazione di sedimenti, cioè di frammenti che si accumulano, principalmente in ambiente marino, per motivi diversi.
Fango e sabbia trasportati dai fiumi, carbonato di calcio depositato sul fondo del mare a causa di reazioni chimiche o dell’accumulo di scheletri di organismi acquatici microscopici, formano banchi di sedimenti alti centinaia di metri, che col tempo (milioni di anni), per il peso degli strati soprastanti e per altri fattori, si compattano e cementano formando vere rocce.
Nella parte meridionale della valle, sono presenti diversi tipi di rocce sedimentarie; molto ben riconoscibili dal colore vinoso sono le arenarie (rocce derivate da sabbie) e le marne (arenarie con componente calcarea).
 
Rocce metamorfiche
Rocce metamorfiche sono quelle derivate per cambiamento delle condizioni esterne, come la temperatura e la pressione, da rocce preesistenti.
Quando, come nel caso delle Alpi, alcune formazioni vennero spinte sottoterra o intensamente piegate a causa del corrugarsi della crosta terrestre, le rocce si scaldarono e si deformarono a causa dell’intensa pressione: i minerali presenti mutarono e le strutture a strati formatesi vennero piegate, processo facilmente riconoscibile quando la roccia è allo scoperto.
Rocce metamorfiche sono presenti nella parte settentrionale della valle.
Ultima modifica: Mar, 15/11/2016 - 09:31